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I daifuku mochi sono un dolce giapponese fatto di un impasto di farina di riso glutinoso (mochi) farcito di un ripieno dolce che tradizionalmente è “anko”, marmellata di fagioli azuki. Data la mia passione per il giappone non potevo non assaggiarli, infatti ho fatto la loro conoscenza tempo fa a Milano, durante la festa che ogni anno si tiene alla scuola giapponese, dove abbiamo assistito anche alla preparazione di questi dolcetti, la tradizionale cerimonia della pestatura del mochi (mochitzuki).
La ricetta che presento oggi è una versione semplice e più veloce di quella tradizionale, che parte ovviamente dalla cottura del riso e la sua pestatura. Io ho trovato su diversi siti e blog un metodo molto più rapido ma efficace che utilizza direttamente la farina di riso glutinoso e il forno a microonde, che rende la preparazione di questi dolcetti un vero gioco da ragazzi, pur mantenendo lo stesso sapore e la stessa consistenza che ben ricordo dall’assaggio di quelli tradizionali. Peccato non aver trovato la marmellata di anko, sarebbero stati veramente perfetti!
Ingredienti per circa 6 daifuku mochi:
100 gr di farina di riso glutinoso
50 gr di zucchero
120 ml di acqua
amido di mais
Per il ripieno, come ho accennato prima si può utilizzare l’anko, oppure si possono utilizzare altre marmellate in alternativa, o addirittura la nutella. Io ho utilizzato della marmellata di castagne, che a mio avviso è quella che più ricorda la marmellata di anko, e si sposa benissimo con questo dolce.
In una ciotola ho mescolato per bene la farina di riso glutinoso con lo zucchero e l’acqua, prestando attenzione a eliminare tutti i grumi e formare un composto liscio e piuttosto colloso che ho messo nel forno a microonde, coperto dalla pellicola (non sigillato, lasciando un piccolo sfiato) a 500W per 2 minuti e 30 secondi.
Tirato fuori con cautela dal microonde, ho mescolato energicamente l’impasto con un cucchiaio, cercando di formare una palla che va rimessa al microonde sempre a 500W per 1 minuto e 30 secondi.
Il mochi è pronto! Ora bisogna farlo raffreddare un poco per poterlo maneggiare: l’ho quindi disposto su un piatto spolverato di amido di mais, e ricoperto da un po’ dello stesso.
Ho poi ricavato dall’impasto del mochi 6 piccole sfere grandi quasi quanto il palmo della mia mano, ho ricavato su ognuna un buco al centro che ho riempito con un cucchiaino di marmellata di castagne, e ho poi richiuso il daifuku mochi su se stesso, modellandolo come a formare una polpetta schiacciata.
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adanime.
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Mi sa di buono.... .
